Diagnostica Spire, anticipando le sempre maggiori richieste del mercato sulle problematiche del tratto gastro-intestinale, ha predisposto un corso di formazione online mirato a fornire le più aggiornate conoscenze sugli strumenti diagnostici utili ad interpretare la disbiosi.
Il relatore principale sarà il Prof. Volpi docente all’Università di Modena e Reggio Emilia, partner fondamentale di Diagnostica Spire per la ricerca e sviluppo di tutta una gamma di test, e sarà rivolto a tutti i professionisti del settore, i quali si potranno iscrivere gratuitamente e potranno accedervi online, direttamente dalla propria sede di lavoro o molto più semplicemente da un qualsiasi device dotato di connessione ad internet.
Perché questo corso?
Molti manifestano problemi di tensione e gonfiore addominali, diarree e stipsi per i quali finora l’approccio è stato limitato alla cessione di qualche prodotto.
Le nuove scoperte scientifiche ci impongono di avere un approccio più approfondito; anche nei confronti di chi afferma di avere un “transito regolare” e di conseguenza ritiene di non avere problemi intestinali: sappiamo che non è affatto così.
Il mantenimento dell’ecosistema intestinale è basato sull’integrità e sulla collaborazione stabile tra microflora, sistema immunitario e barriera costituita dalla mucosa intestinale: qualsiasi evento che intervenga ad alterare queste componenti crea uno squilibrio che va prontamente recuperato.
La maggior parte dei disequilibri è dovuto alla DISBIOSI definibile come l’alterazione dell’equilibrio del microbiota intestinale.
E’ fondamentale sapere che una disbiosi ha ricadute importanti su tutte le funzioni dell’intestino:
Il test INTESTFLORA+ comprova l’esistenza di una disbiosi e fornisce gli elementi per un approccio terapeutico completo e mirato.
Il test è lo strumento migliore per sensibilizzare il cliente, sul referto “vede sé stesso”, viene reso consapevole delle ricadute della sua patologia e sarà lui per primo a chiedere un rimedio, che varia a seconda delle risultanze presenti nel referto.
Se i microrganismi che sostengono questa disbiosi sono “saccarolitici” (cosa che si può manifestare quando la dieta è ricca di dolciumi o in generale di carboidrati complessi) si presenterà una “disbiosi fermentativa”, con proliferazione di microrganismi soprattutto a livello dell’intestino tenue, e problemi di meteorismo addominale, flatulenza, feci a carattere acido, ecc.
Al contrario, se la dieta è prevalentemente a base di carne o di grassi animali, e scarsa di fibre, si potrebbe presentare una “disbiosi putrefattiva”, con un pH fecale più basico di quello fisiologico e con una ricca popolazione di batteri disbiotici situati nel tratto dell’intestino crasso, in grado di portare problemi quali foruncolosi, alitosi, cefalea, malessere, stanchezza cronica, insonnia, cardiopatie e stipsi.
Per questi motivi il test INTESTFLORA+ si divide in due principali finestre di analisi: la prima consente di individuare l’eventuale presenza di immunoglobuline di classe G nel siero del paziente specifiche per determinate frazioni microbiche (immunoglobuline generate dalla reazione leucocitaria avvenuta a livello della barriera intestinale verso antigeni di natura microbica); la seconda permette di determinare in un campione di urina i livelli di indacano e scatolo che derivano dai processi batterici di trasformazione del triptofano, permettendo l’identificazione della natura dell’eventuale disbiosi in atto.
Questo permette di fornire la giusta terapia: Lactobacilli? Bifidobatteri? Spore? Saccaromiceti? Prebiotici? Drenanti? Purificanti? Quali vitamine? Quali minerali?
Un momento formativo importante a 360°.
Per qualsiasi dubbio o informazione non esitate a contattarci presso il nostro helpdesk allo 0522.767130 o alla nostra email di riferimento: formazione@diagnosticaspire.it
Buon lavoro